LA TATUATRICE DI VESTITI

Un’esploratrice di creatività che dalla Liguria alla Lombardia dona personalità ai capi.

Arianna Bascialla, in arte La Broda BRD, è la prima personalità a cui Maertens Milano dedica un editoriale. 

LA BRODA BRD

Conosco La Broda ormai da un paio d’anni e ho sempre trovato questo suo nome curioso e particolare. Tuttavia fino all’intervista non le avevo mai chiesto da dove derivasse. Arianna, seppur originaria della Lombardia, ha vissuto a lungo a Finale Ligure, una cittadina di mare in provincia di Savona. Ed è proprio a Finale, in un parchetto a sedici anni, che le viene dato il soprannome di Saltabrodo, da cui La Broda «É partito tutto da uno scherzo, ridendo tra amici abbiamo iniziato a darci soprannomi, io ero Saltafossi e la mia migliore amica Colabrodo, è stato poi un amico in comune a fare un mash-up, tramutando il mio nomignolo in Saltabrodo. A Finale tutti ormai mi chiamano La Broda, tant’è che anche mio fratello viene chiamato Brodino».

Fun fact: broda sia in spagnolo sia in dialetto trentino significa benzina. 

LA TATUATRICE DI VESTITI

Arianna non ama definirsi, anche l’appellativo “tatuatrice di vestiti” che io ho tanto apprezzato le è stato dato da un amico. Lei si considera un’esploratrice e come tale non vuole porre barriere alla sua ricerca «Preferisco non definirmi perchè non so cosa farò da qui ad un anno, voglio lasciare le finestre aperte alla mia continua evoluzione». Penso che non potesse darmi una risposta migliore. Dopotutto la creatività non dovrebbe mai avere limiti.

ISPIRAZIONE

I lavori di Arianna sono sempre molto particolari, diversi dalle customizzazioni di altri artisti, non a caso customizzare per lei ha un significato specifico «aggiungere un pezzo di personalità ad un capo» ma da dove prende ispirazione? «Sono un’insieme di input nel cervello. Per stimolarmi cammino. Incontro gente, vedo come si veste, entro nei negozi a curiosare, a capire i trend che propongono. E poi leggere, guardare i colori che mi circondano. Ascoltare musica ma soprattutto immergermi nella natura. Sono tutti i miei stimoli, da cui prendo ispirazione». É interessante notare che gli stimoli di Arianna sono in parte riconducibili alla fase di ricerca che lei compie «Sono due le cose amo di più fare, la ricerca e partecipare ai mercati. La prima perchè cercare e toccare con mano capi e tessuti è estremamente stimolante, la seconda invece per il fattore umano. É stupendo conoscere persone e scambiare contatti con loro ma soprattutto è bello raccontare il processo che c’è dietro ad ogni capo».

CREARE

La prima opera firmata La Broda nasce come regalo per la mamma: una maglietta bianca con la stampa (manuale) di alcuni pescetti «Ho acquistato da tiger un kit con lo stampo a forma di pesce, quando poi la cosa ha iniziato a crescere mi sono resa conto di quanto era limitante. Ho iniziato quindi a creare patch da ricamare sui capi e ad intagliare io stessa gli stampi». Si può dire però che creare abbia sempre fatto parte di Arianna: sin da bambina, grazie alla mamma e ad un periodo alla scuola steineriana, ha fatto piccoli lavoretti guidati e dall’adolescenza ha iniziato a riempire di disegni diversi oggetti di uso comune, dallo zaino al casco del motorino.

SE DOVESSI…

Quando ho chiesto ad Arianna di mostrarmi quale tra sue opere la rappresentasse di più mi ha dato una risposta tanto inattesa quanto bella «non ce n’è una che mi rappresenta appieno perchè ognuna è espressione di un momento della mia vita. Ogni lavoro che faccio è un messaggio a me, una sorta di santino».

Questo servizio è stato interamente realizzato con abiti e accessori vintage di seconda mano, si ringrazia Archetipo Milano per la partecipazione.

PHOTO Edoardo Anastasio

MODEL Arianna Bascialla

STYLIST Cecilia Cottafavi

AUTHOR Cecilia Cottafavi